giovedì 9 febbraio 2012

Andrea Betti, anche a te Claudia manda un bacio... ne sono sicuro!

Caro Andrea, noi non ci conosciamo, ma non è importante, quello che è importante per tutti noi è il tuo meraviglioso messaggio che hai depositato nel primo articolo degno di questo nome, scritto sulla storiaccia di Claudia. Spero che non te ne prenderai a male se lo incollo anche qui. Questo per noi è un po' come il diario di Claudia e siccome molto spesso in questo blog si sono sprecate male parole, (credo giustamente), questo tuo messaggino, così come quello di Pietro, pareggerà questa mancanza di vera e pura dolcezza dell'animo umano. Grazie Andrea, a nome di tutta la famiglia di Claudia. Andrea Betti: Io conoscevo molto bene Claudia, in quanto eravamo compagni di classe alle elemetari e poi ci frequentavamo spesso nei locali della Chiesa del Pignone dove abbiamo fatto la Comunione, la Cresima e poi ci trovavamo la sera per il dopo Cresima. Il ricordo che ho di Claudia è che era una ragazza solare, simpatica e che sapeva farsi volere bene da tutti, ma ci è stata portata via! Mando un caloroso abbraccio alla famiglia nel ricordo di CLAUDIA! Non posso non continuare a ringraziare Antonio Lenoci, Cosimo Zetti e Stefano Brogioni... Senza di voi tutto questo non sarebbe mai successo Roberto Ballerini

8 commenti:

Amigdala ha detto...

Salve. In realtà non so perché le scrivo, ma per me questo blog è stata una sorpresa. Dopo tanti anni ho digitato Claudia su internet e ne sono uscite fuori tutte queste cose che non sapevo. Sa, io sono di un'altra città e di un'altra regione, e a quel tempo non se ne era parlato di quella faccenda. All'epoca in cui morì Claudia io avevo la sua stessa età, e avremmo compiuto gli anni nello stesso mese (non so se era vero, ma il giornale diceva a maggio). Io ero a scuola e avevo il giornale davanti; mi cadde l'occhio su un articolo della Toscana in cui vi era scritta la tragedia di Claudia. Di come morì senza scampo dopo i fulminei soccorsi. Il fatto che avesse la mia età, e che fosse morta in un luogo che nella mia vita mi dava solo infelicità me la fece sentire vicina, e per qualche strana alchimia mentale pensai che potessi essere io. E' una cosa di cui non ho mai parlato, tranne che a un mio caro amico dell'epoca. Non ho mai saputo niente di Claudia, ne che volto avesse. Quel giorno rubai il giornale con la scusa di dover fare un compito per la scuola, e ne ritagliai il pezzo interessato. Non se ne era accorto nessuno in classe dell'articolo, io ero interiormente scossa. Dico interiormente perché tendevo a non condividere con gli altri le mie emozioni. Lo attaccai al mio diario, e scrissi una poesia per lei. Ce l'ho ancora quel diario, ma mi vergognerei di leggere cosa ci avevo scritto. In quel periodo ero molto giovane e non sapevo scrivere decentemente. Ora a 25 anni, l'età che dovrebbe avere anche lei, mi sembrerebbe sicuramente una bambinata quella poesia. Mi rendo conto che è da pazzi tutto ciò, non era un comportamento normale. Ero molto infelice, e Claudia rappresentava il finale più tremendo di tutte le nostre oscurità della giovinezza. Poteva succedere a chiunque, e in seguito non dico che la dimenticai, ma capii di essere fortunata ad essere ancora lì, e ho continuato la mia vita. Mi è capitato di ripensare a lei parecchie volte, perché non ho mai più saputo niente e non l'ho mai potuta vedere. Così oggi l'ho ricercata ed è uscito questo blog. Non me l'aspettavo. Beh, volevo farle sapere che da qualche parte nel mondo c'era una ragazzina che si era salvata Claudia nel suo diario, e che le scrisse una poesia di nascosto. Saluti

roberto ha detto...

Cara Albhonsine,

a volte ci sono fili invisibili che chissà per quale ignota ragione, ci legano a fatti o circostanze che apparentemente non ci appartengono.
In questo caso Claudia ti ha dato una mano e sarebbe bellissimo invece conoscere la tua poesia... l'ha scritta il tuo cuore e la tua parte razionale ne ha paura... succede anche a me, solo che tempo fa decisi di lasciarlo stare e quando ha voglia di dire qualcosa lo lascio fare :)
Esiste anche ub gruppo su fb... se vuoi ti lascio il link:
http://www.facebook.com/groups/aiutiamoclaudia/

Ti ringrazio di cuore Alphonsine... sono contentissimo che da qualche parte nel mondo ci sia qualcuno che ha scritto una poesia sull'episodio.

Anonimo ha detto...

Ciao Alphonsine
Ti ringrazio. Il tuo intervento mi ha dato una bellissima sensazione: la speranza.
La speranza che un giorno il mondo possa migliorare e non indietreggiare, che le persone privilegino l’interiorità’ all’egoismo e meschinità di cui noi essere umani siamo dotati
Per me , che ho quarantasette anni , leggere ciò che hai scritto e’ la speranza che il mio (e quello di tanti altri) sogno si realizzi . Un mondo che privilegi gli aspetti più belli e profondi della vita condividendoli con tutti senza la meschinità, l’egoismo, il rancore , la falsità che oggi dilaga.

Amigdala ha detto...

Io non rinnego assolutamente quello che ho fatto o che ero, anzi. Non vorrei essere fraintesa, perché sono dell'opinione che fare ciò sia sbagliato. Però i sei anni per me sono diversi da quelli che sono stati per voi. Alla mia età sei anni sono una vita intera; una vita che va da un abbozzo di coscienza giovanile, a un'altra un po' più delineata. E specialmente per le persone come me, molto sensibili, c'è una certa vergogna nell'essere stati più bambini degli altri. Ma appena riesco posterò quella specie di poesia, sarà un po' come far sapere a Claudia quello che sentivo di dirle.

Massimiliano, forse una speranza c'è, ma penso che ci vorrà molto tempo, e ci vorranno cambiamenti davvero grandi, poiché gli aspetti di cui parli vengono messi al bando nella società di oggi. Non c'è spazio per andare troppo oltre, e quelle poche persone meritevoli sono svantaggiate. Penso che in generale tutto rimarrà catastrofico, ma la cosa bella è che quel poco che vale c'è, e rimarrà anche se offuscato da nebbioline di meschinità o egoismo, rancore e falsità. Il bello rimarrà sempre per chi avrà gli occhi per guardare. E' per questo che secondo me non dovreste rimordervi dal rancore voi stessi a causa di estranei che hanno cercato di manipolare la storia di Claudia. L'avete difesa, e avete fatto sentire la sua voce, e questo è l'importante

roberto ha detto...

Cara Alphonsine, ti ho sussurrato che sarebbe bellissimo leggere la tua poesia perchè è assolutamente chiaro che quella piccola poesia è germogliata da un cuore... ma non è assolutamente mia intenzione crearti un disagio che ti porti addirittura a pensare di doverti rinnegare... mai e poi mai vorrei questo.
Mi permetto poi di dirti una cosa... elaborare pareri su argomenti che mentalmente non si possono nemmeno immaginare credo che non sia una cosa giusta.
inoltre, gli estranei (come li chiami te) non hanno cercato di manipolare la storia di Claudia... l'hanno manipolata.
... e secondo me è cosa ben diversa.
Con questo, non dico e nemmeno credo (sono un socratico naturale, perciò mi nutro di dubbi) che quello che faccio sia la cosa giusta, ma certamente lo trovo un comportamento razionale e doveroso, sia nei confronti di una società che si definisce civile, sia nei confronti di Claudia, una dolce ragazza di 18 anni.
Un carissimo saluto e un bacino sulla guancia da parte mia :-)

Amigdala ha detto...

Non stavo giudicando. Era solo una supposizione, perché conosco il veleno dell'ingiustizia, e porta a farsi del male. L'ingiustizia è capace di abbrutire e tentarci al disprezzo. E' anche capace di creare dei mostri, oppure di ossessionarci. Volevo solo riconoscere che stai facendo tanto (posso dare del tu?), e questo ha un valore, ma quando vedo l'ingiustizia mi fa paura. E' una piaga terribile, che non se ne andrà mai

roberto ha detto...

Carissima Alphonsine,
non solo puoi darmi del tu, ma… LO PRETENDO :D

Perdonami la bruschezza della risposta precedente, ma su certe cose, credo di avere le idee ben chiare.
Vedi, cara Alphonsine, quando dico e scrivo che la preside del liceo Capponi di Firenze paola fasano, “mi fa’ schifo”, non lo faccio come risposta rabbiosa, ma dopo una lucida analisi del suo comportamento.
La stessa identica cosa, vale per esempio per la mia affermazione “paolo rossi prodi (all’epoca direttore della ASL di Firenze della sezione psichiatria) è un infame”.
Non è una risposta rabbiosa e l’ho scritta dopo un attenta e dettagliata analisi del termine infame.
Feci una ricerca pazzesca su quel termine e ne ho centinaia di interpretazioni… e tutte collimano.

Ma capisco il tuo pensiero… lo condivido, ma se tu mi conoscessi personalmente o conoscessi uno qualsiasi dei componenti di tutta la mia famiglia, capiresti che il rischio di abbruttire non c’è.
Pensa cara Alphonsine se paolo rossi prodi, ci chiedesse semplicemente scusa, per noi sarebbe perdonato… e la stessa cosa vale per ogni altra persona implicata nei miei flebili berci.

Ma in mancanza di ciò, io e la mia famiglia al completo, continueremo… in maniera flebile ovviamente, siamo cmq persone di serie b, a difendere Claudia… e a sembrare brutti e rancorosi, ho due figli e qualcosa dovrò pur insegnargli… o è meglio chinare il capo?

Cara e meravigliosa Alphonsine, non ti chiedo di diventarne membro, ma se puoi vai a dare un occhiata al gruppo su fb, la mamma e una sorellina di Claudia hanno apprezzato molto il tuo post che avevo poi incollato li 
Ciaoalphonsine.it

Amigdala ha detto...

Si, hai ragione. Sono andata a vedere il gruppo su facebook, è la prima volta che vedo com'era Claudia. Era davvero una bella ragazza! e i suoi capelli me li immaginavo proprio così. Perdonatemi se non mi aggrego, ma su facebook non ci vado mai, e fra gli amici ho tanti curiosi che non capirebbero assolutamente niente e vivono di pettegolezzi. Non mi piace mettere la mia vita proprio lì, spero che capirete. Non che mi faccia condizionare dagli altri, ma ci tengo alla privacy. (mi sono accorta che manca la prima cosa che avevo scritto, perché qui la data è di mesi dopo. Mi è venuto il dubbio che l'altra forse è andata perduta in un vecchio blog). Sul diario quella volta avevo scritto questo:

Scorrere la penna su di un foglio incontaminato accende in me il desiderio di raccontare qualsiasi cosa, quel qualcosa che è in grado di smuovermi, che è capace di assediare la mia paranoia, ed eleva una sola certezza: l'impossibilità di esporre l'intero.
Non ritorni indietro dal volo.
L'ho vista.
La vedo in ogni attimo. L'istante che fugge, eppure così statico. Un istante che sarà meno di un secondo. L'attimo della fine di sé. Solo di sé. Il sé che non riesce a stare più nel suo sé. E nel rumore io ho visto me, e tu non lo sai ma tu avresti potuto essere me, come nell'arrivo della primavera ormai inoltrata in maggio. I giorni stanno passando come nuvole indisturbate da quel giorno,
per me rimane ieri,
eppure, se contiamo sulle dita, il risultato sta raggiungendo l'intera mano.
Che sia lontano un anno, dieci, un secolo, mille anni, l'attimo rimane lì, e lo vedo immobile. In quel determinato giorno, il tempo e la scomparsa non cancellano il momento. Il tuo momento.
Rimane fermo, e con esso anche tu. Il dolore e il terrore solo tuoi non ti hanno fermato quell'impatto ma ti si sono rivelati solo dopo. Si trovano in uno di quei milioni di fili di questa assurda trama che è il tempo. Ma tutto scorre. Ora che sembri solo un grande sasso, non lo sei per me. Ed ora che rimani ferma e non andrai più avanti, io ti penso. Oggi in preda allo smarrimento più cupo, ho realizzato...si può davvero morire. Mai ho avuto questo pensiero in tutta la mia vita. Abitavo nella parte opposta dell'Acheronte. E' solo la vergogna che mi fa esitare, la vergogna della mia immobilità. Terribile vergogna dissacrante. E se è anche altro, non voglio saperlo. Ti voglio bene.

Finiva così. Però ora vorrei dedicarle un'altra cosa del tutto diversa, e la dedico anche a voi, a te Roberto e a tutti gli altri. Questo è un pezzo che aveva scritto Rilke...

"Come potremmo dimenticare quegli antichi miti che rappresentano l'inizio di tutti i popoli.

I miti sui draghi, che all'ultimo momento si trasformano in bellissime principesse; ma forse, tutti i draghi della nostra vita sono principesse, oppure, aspettano solo di vederci per una volta belli e coraggiosi. Forse, tutto ciò che è terribile, è nel nostro essere più profondo qualcosa di indifeso che vuole aiuto da noi, perciò non devi aver paura se la tristezza si erge davanti a te più grande di qualsiasi cosa tu abbia mai visto; se l'ostinazione, come la luce e le nuvole minacciose, si impossessa delle tue mani e di tutto ciò che fai. Devi pensare che qualcosa sta succedendo, che la vita non ti ha dimenticato, che ti tiene nella sua mano, che non ti lascerà cadere."

Quello che volevo dire è che forse Claudia si è trasformata in principessa, ed ora aspetta e fa in modo che voi diventiate belli e coraggiosi